La nostra attività

L'attività degli alpini, dal momento della nascita del corpo nell'esercito, ha subito un'ovvia matamorfosi, passando dagli originari obiettivi di difesa del territorio e della patria ai fini sociali e assistenziali attuali.

Ecco quindi la formazione dei gruppi A.N.A. come naturale evoluzione e come adattamento del ruolo degli alpini nella società del dopoguerra. Seguendo tale orientamento anche il Gruppo di Tesero, dal momento della propria formazione, ha definito con consapevolezza i propri ruoli.

Ancora legati ai tristi ricordi delle due guerre mondiali, si operò dapprima per la commemorazione dei propri alpini, caduti sui campi di battaglia, costruendo una chiesetta a Pampeago, alle pendici delle imponenti guglie dolomitiche, monumento naturale dell'animo alpino. Il progetto venne realizzato in tempi brevi e la chiesetta, dedicata alla "Regina Pacis", venne inaugurata nel 1966 alla presenza dell'on. Aldo Moro.

L'elenco dei servizi resi a fini assistenziali o sociali si infittisce fin dai primi anni di vita del gruppo con una rapida affermazione, testimoniata dal conferimento dell'Ordine del Cardo nel 1967. Quell'elenco venne costantemente e frequentemente aggior-nato, anche, e purtroppo, in occasione di eventi tragici come le sciagure del Vajont nel 1963 e del Friuli nel 1976, in cui il gruppo prestò il proprio aiuto in appoggio ai servizi di protezione civile.

Il destino volle poi che il gruppo vivesse sulla propria pelle nel 1985 il dramma della perdita di parenti, amici ed affiliati nella tragedia di Stava. In quell'occasione le parti si invertirono e l'intera comunità potè godere della solidarietà di numerose associazioni ed organizzazioni, fra cui sempre e comunque gli alpini. Accomunati nella disgrazia ed uniti nell'impegno di non dimenticare, si formò il gemellaggio con gli amici di Longarone con i quali ogni anno c'è uno scambio di visite in occasione degli anniversari delle due tragedie.

Successivamente ricordiamo gli aiuti prestati in occasione della ristrutturazione del 1996, in Sardegna, di una casa delle suore “Evaristiane” al fine di adibirla a scopi umanitari e della Giornata Mondiale della Gioventù a Roma, inserita nel Giubileo 2000, quando sei Alpini partecipano per otto giorni all’autorganiz-zazione di una tendopoli gestita dalla Protezione Civile della Provincia di Trento.

Questo riguardo al passato. Nell'attività di ogni giorno costante appoggio viene dato alle strutture assistenziali di Tesero, sia in termini economici che materiali, mentre un fitto scambio di servizi con le altre associazioni paesane e valligiane caratterizza la vita del gruppo, permettendo la riuscita di numerosi eventi durante l'intero anno.

L'obiettivo è naturalmente quello di continuare su questa strada, fatta di altruismo e solidarietà, aggregazione e divertimento, sport e cultura, superando tutti gli ostacoli della società moderna. Primo fra tutti la fine della leva obbligatoria e il conseguente calo degli affiliati ai gruppi.